The Veil, sorge alle porte della città di Astana in prossimità del fiume Ishim e in adiacenza ad una delle principali direttrici urbane, andando a connettere visivamente le due rive della città. Il processo di grande espansione che coinvolge la porzione di territorio nella quale si inserisce il progetto influisce nella strategia progettuale adottata. Il concept, ispirato alle tipiche tende circolari della popolazione dell’Asia centrale – Yurtha – si concretizza nella definizione di un’architettura che intende assumere un ruolo di landmark all’interno dello scenario urbano, ridisegnando l’intero skyline della città con delle forme e inusuali e nuove per la metropoli moderna.
Il massivo corpo architettonico – che ospita svariati ristoranti etnici e un boutique hotel sviluppato su 3 piani – si modella nello spazio ondeggiando, con le sue superfici materiche a simulare l’incresparsi delle acque del vicino fiume. La dinamicità fluida dell’involucro esterno è scandita dalle ondulazioni delle arcate che disegnano grandi aperture attraverso le quali si intravedono gli ambienti interni dei ristoranti e delle suite articolati su più livelli, attorno a un vuoto centrale a tutta altezza. Elemento iconico e caratterizzante della struttura è la scala che, collocata nel punto cardine, rappresenta la distribuzione e la connessione di tutto l’edificio: nessuna delle sue rampe si ripete tra un piano e l’altro creando una sinuosità unica in ogni sua parte.
Il grande volume emerge dal suolo per cinque livelli, mentre sotto la quota stradale si distribuisce il piano interrato destinato ai parcheggi, disposti lungo tutto il perimetro, al quale si accede dall’esterno mediante una rampa. Un sistema vibrante di lamelle minerali verticali ripartisce la superficie del monolite simulando un rivestimento esterno intarsiato. Come drappeggi e pieghe di pregiati tessuti, mossi dal vento, le arcate ne modellano il basamento e la sommità, disegnando il profilo superiore, che si allunga nelle sue estremità verso il cielo.
Legno, corten e cemento pigmentato, sono le materie che plasmano e definiscono la trama verticale, dentro e fuori, caratterizzando le ampie superfici vetrate e le grandi stanze interne. Laddove necessario, la solidità delle arricciature delle lamelle di rivestimento diminuisce per lasciare posto a tagli di luce naturale che, nell’infiltrarsi, illuminano e permettono l’aerazione degli ambienti retrostanti attraverso il diaframma permeabile dei brise-soleil.
Nel paesaggio, il volume accentra l’attenzione dell’osservatore in quanto è riconoscibile sullo sfondo della città per la rottura della regolarità verticale dell’orizzonte di Astana.
Oltre ottomila metri quadrati di superficie, rigorosa e disegnata in ogni dettaglio, regalano ad Astana una nuova sfaccettatura: un edificio fluido e dinamico, una pietra preziosa che ha l’intento di rappresentare per la città un nuovo landmark, un elemento intermedio tra architettura e natura.
The Veil | Architettura, Interni | Complesso polifunzionale |
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