The Cord – ingresso 50a Biennale di Venezia | Installazione Info →Info →
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TipologiaArchitettura
LuogoVenezia | Italia
Anno2003
CommittenteBiennale di Venezia
Costo600.000 €
Area Complessiva250 mq
StruttureFavero & Milan Ingegneria Srl
CostruttoreFima Cosma Silos Srl
CreditiFoto l Dario Bertuzzi Alessandra Chemollo e Pietro Savorelli
The Cord, è il nome dell’installazione-ingresso progettata per la 50aRassegna delle arti figurative de La Biennale di Venezia. A metà strada tra scultura e architettura, l’opera è destinata, secondo l’incarico, a segnalare l’accesso principale ai Giardini di Castello e ospitare le strutture di servizio ad esso collegate: le biglietterie, i guardaroba, la stazione di polizia. L’idea progettuale interpreta il tema della porta di ingresso alla mostra come passaggio, struttura di collegamento tra le varie sezioni e luoghi in cui sono suddivise le diverse zone espositive. L’inedita soluzione individuata rappresenta il tentativo di rendere iconica e quindi visibile la connessione tra le diverse parti della rassegna considerata come un grande contenitore di informazioni, rese appunto trasmissibili, dalla costruzione di un simbolico cablaggio, dove il cavo, appunto The Cord assume dimensioni percorribili. Questa enorme rete virtuale consolida l’idea dell’arte come comunicazione e della comunicazione come arte; uno spazio cavo in grado di trasportare le informazioni e quindi i visitatori, i loro “Sogni e conflitti ” questo il titolo della Rassegna diretta da Francesco Bonami, in diversi luoghi dove la Biennale mette in scena i propri contenuti.
Materialmente l’opera nella sua totalità consiste in un condotto d’acciaio lungo circa 200 metri, sezionato in frammenti di lunghezza di 1,25 metri assemblati in spezzoni variabili tra 7,5 e i 15 metri destinati, oltre alle varie sedi della mostra, a portare i contenuti della Biennale in molte città d’arte italiane tra le quali Genova, Palermo, Torino, Lucca, Verona, Assisi, Bari, Napoli. Ogni elemento cilindrico modulare ha un raggio esterno di 3 metri e interno di 2,75 ed è realizzato accorpando due fogli d’acciaio corten di 4 mm di spessore, calandrati lungo l’estradosso e l’intradosso. Il fissaggio è ottenuto tramite due centine di sezione circolare, formate da profili a sezione rettangolare (120×84 mm), poste all’estremità dell’elemento. La finitura esterna sfrutta la naturale ossidazione dell’acciaio corten mentre la superficie interna è totalmente dipinta con uno strato di smalto bianco fluorescente fotosensibile che assorbe la luce solare durante il giorno per restituirne una luminanza bianco-verdastra con il calare della luce. Su questa superficie interna i titoli, i nomi, i contenuti sintetici della rassegna sono impressi secondo una grafica dinamica che sembra spostarsi; ovviamente le scritte sono immobili e il movimento è creato dalle persone che attraversano lo spazio che le supporta.
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