Il progetto SMIC (Sustainable Masterplan of the new Intelligent City) interviene nel contesto del distretto Dongli di Tianjin e si articola in tre note programmatiche: la compresenza di aree agricole e residenziali; le direttive dell’amministrazione sull’inalterabilità del tracciato stradale precedentemente pianificato e rigorosamente impostato su una griglia regolare est-ovest/nord-sud; la suddivisione delle aree residuali in macro zone mono-funzionali. Il masterplan si concentra, paradossalmente, sul progetto del non costruito, supportando le zone antropizzate attraverso una razionale distribuzione delle aree naturali. L’obiettivo, massimizzazione della sostenibilità e vivibilità degli insediamenti urbani e parallela minimizzazione dell’impatto ambientale sul territorio circostante, viene perseguito focalizzando il progetto sul recupero del rapporto tra l’edificato e il fiume attraverso una strategia di risanamento e bonifica degli ecosistemi esistenti. Il progetto si struttura su un sistema verde che diventa la spina dorsale del nuovo insediamento, inoltre il costruito inviluppa un virtuale paesaggio naturale definendo l’altezza dei nuovi manufatti in funzione del paesaggio collinare ipotizzato. Tale sistema ha come asse portante il parco lineare lungo il fiume, da cui si articolano 4 assi perpendicolari in direzione nord-sud che, oltre a rompere la maglia dell’edificato, formano i nuovi centri caratterizzanti il sistema urbano riconoscibile e misurato.
Progetto SMIC | Architettura, Landscape | Masterplan |
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