Parco della musica e della cultura | Concorso Info →Info →
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TipologiaArchitettura
LuogoFirenze | Italia
Anno2007
CommittentePresidenza del Consiglio dei Ministri
Costo80.000.000 €
Superficie Costruita60.000 mq
StruttureFavero & Milan Ingegneria Srl
ImpiantiStudioTI l impianti elettrici
CostruttoreGia. Fi. Costruzioni Spa
L’area ferroviaria di Firenze Porta al Prato è definita dalla ex Stazione Leopolda (sede di eventi culturali) e dalla prevista stazione metropolitana in corso di realizzazione da un lato, dal Parco delle Cascine dall’altro. La vicinanza dell’attuale Teatro Comunale (500 m), il ruolo di cerniera tra centro storico e viabilità territoriale e le attività di svago del Parco determinano la vocazione culturale e ludica che il concorso invita a valorizzare nel trasferimento previsto per la nuova sede del Maggio Musicale Fiorentino. Si prevedono: il teatro lirico da 2.000 posti, un auditorium da 1.000 posti, oltre cavea all’aperto, laboratori scenotecnica, attività commerciali con relativi servizi e spazi pubblici. Il progetto affronta il significato dell’oggetto architettonico non solo in termini di struttura e funzione, ma anche di arte, e di vita urbana: le opere del maestro Giuliano Vangi evidenziano come architettura e scultura siano intese come parti di un’unica spazialità, come nella città antica e rinascimentale; e i segni architettonici di percezione e qualificazione nascono come sviluppo dello studio di percorsi visivi di approccio all’area. Le funzioni richieste, integrate dall’ipotesi del palacongressi, si articolano in una forma fluida, scultorea essa stessa, che identifica ciascun rapporto urbano a partire da un continuum plastico di sporgenze, rientranze, aggetti e salti di quota: esso si struttura non per visuali gerarchizzate ma per punti focali e assi di attraversamento e di relazione, rispetto ai quali si presenta con conformazioni e connessioni prospettiche e funzionali differenti. La linea di approccio lungo la quale sono localizzati uno degli accessi carrabili al parcheggio sotterraneo e il sottopasso pedonale combacia con la direzione di scambio con la città storica, e con la viabilità territoriale e di trasporto pubblico. Essa diviene asse funzionale e formale: le attività commerciali, di ristoro e di svago in esso distribuiti inducono il visitatore a percorrere una promenade architecturale verso il foyer e gli spazi della musica. Questi ultimi individuano due avancorpi a sbalzo che coprono rispettivamente la gradinata della cavea all’aperto proiezione della sala lirica e parte della piazza, sotto l’auditorium.
I volumi si sviluppano in un crescendo che culmina nei 40 m di altezza della torre scenica. La cortina edilizia così articolata, prospettante sul vuoto pubblico urbano per 300 m, contiene in sé il valore percettivo ricercato. Le masse piene valorizzate dal rivestimento bianco-verde in cotto smaltato, memoria storica del romanico fiorentino e della tradizione ceramica toscana, si aprono su superfici vetrate e forature, attraverso le quali il corpo edilizio svela le sue articolazioni interne suggerendone la scoperta.
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