StruttureFavero & Milan Ingegneria Srl Tensoforma Trading Srl
CostruttoreShanghai Construction Company
CreditiFoto l Luciano Romano Charlie Xia
Il padiglione è, per richiesta dell’Expo, un semplice contenitore rettangolare di 78mx28m, completamente libero al suo interno in modo da realizzare uno spazio neutro, privo di pilastri intermedi, in grado di accogliere gli allestimenti delle città che partecipano all’evento, scelte successivamente in Bologna, Shenzen e Seul. Poiché l’opera rientra nel programma di cooperazione tra L’Expo e il Ministero dell’Ambiente italiano, il progetto, affidato ad Archea come esito di un concorso ad inviti, ha trasformato l’ipotesi dell’involucro di derivazione industriale, il tema della scatola neutra, in un meccanismo di diffusione della luce naturale; lo spazio risulta così illuminato e irradiato durante tutto il giorno senza necessità di consumo di energia. La copertura è concepita come una struttura a shed, solcata da travi con struttura in acciaio rivestite in modo da costituire una sequenza di superfici riflettenti che diffondono zenitalmente la luce.
La costruzione è pensata per consentire la riconversione e il recupero dell’edificio, disegnato per poter essere smontato e rimontato in altro luogo. L’intero manufatto è realizzato con struttura in acciaio e tecnologie a secco che permettono il recupero di oltre il 90% delle componenti utilizzate nella costruzione. Le pareti esterne di tamponatura sono realizzate e concepite come un muro di grande spessore e grande capacità termica, una stratificazione di layer che, dall’interno verso l’esterno, prevede la semplice applicazione di lastre di cartongesso forate da una teoria di finestre quadrate a dimensione variabile disposte obliquamente rispetto alla verticale.
Una camera d’aria interna, pannelli metallici con interposte schiume poliuretaniche per l’isolamento termico e acustico sono ancorati alle colonne portanti realizzate con semplici profili ad H, una seconda camera d’aria contenuta nello spessore occupato dalla sotto-struttura secondaria e la pelle esterna realizzata con telai di alluminio rivestiti in tessuto siliconico trasformano la scatola edilizia in una superficie morbida e vibratile. L’involucro, a metà strada tra lo spazialismo estroflesso di Castellani e le più recenti esperienze optical, rinuncia obbligatoriamente ad una competizione sul piano volumetrico con gli altri padiglioni espositivi definendo il proprio ruolo quale pausa o luogo di passaggio, piazza coperta, loggia resa percorribile attraverso la creazione di quattro grandi porte contrapposte ritagliate sulla superficie in modo da consentire un attraversamento che non interrompe il percorso lungo l’area delle Urban Best Practice.
Il sistema strutturale, assemblato nell’arco di soli 9 mesi, è concepito per essere smontato e rimontato in luoghi diversi grazie alle tecnologie a secco sulle quali si basa, che permettono il recupero di oltre il 90% delle componenti. Questa è il risultato di una stratificazione di diversi layer. Una struttura portante in acciaio, i conci delle cui travature reticolari sono stati preparati in officina e collegati in sito con le colonne durante i primi tre mesi di cantiere; una struttura secondaria composta da tralicci in acciaio che svolge il duplice ruolo di supporto sia per la pelle esterna sia per le finiture interne; una superficie di pannelli in cartongesso, fissati internamente alla struttura secondaria, forati da una teoria di finestre quadrate a dimensione variabile disposte obliquamente rispetto alla verticale. Una superficie di pannelli isolanti di derivazione industriale, fissati esternamente alla struttura secondaria, che vanno a formare la vera e propria barriera termica e igrometrica dell’edificio. In opportune posizioni sono stati installati telai vetrati a cui sono stati sovrapposti pannelli appositi per realizzare le aperture sulla facciata. L’ultimo layer della facciata è costituito dai rivestimenti dei telai in alluminio formati da un tessuto di fibra di vetro mantenuto in tensione attraverso appositi tenditori inseriti nell’estruso tubolare che compone il telaio. Il materiale, selezionato in base alle caratteristiche di eco compatibilità richieste, si presenta sottoforma di una membrana in fibra di vetro e spalmatura in silicone che garantisce grande resistenza alla trazione, traslucenza e durabilità. I pannelli sono stati realizzati e preassemblati in Italia dall’azienda Tensoforma Trading S.r.l. con l’ausilio di una speciale tecnica di montaggio che consente di controllare il valore di pretensione della membrana e il conseguente equilibrio del sistema pannello, successivamente trasportati via mare a Shanghai e montati in cantiere. L’involucro è perimetrato da una serie di apparecchi a led RGB (in grado di cambiare colore in base a scenografie programmate) incassati nel pavimento della piazza esterna in modo da sottolineare ogni incrocio diagonale della trama strutturale di facciata.