La rassegna Lonely Living. L’architettura dello spazio primario, si è svolta nell’ambito della VIII Biennale di Architettura di Venezia. Diciotto modelli di edifici in scala 1:1 che gli architetti selezionati hanno elaborato per altrettanti ipotetici committenti. Il progetto, dedicato all’artista Franco Ionda, si fonda su un’idea di sottrazione materica: un cubo ligneo di 4 metri di lato è scavato fino all’individuazione di una laugeriana capanna primordiale, che ospita i pochi ma indispensabili atti vitali di un’esistenza dedicata all’arte. La percezione dello spazio esula dalle categorie legate alla dimensione e alla fruizione: il giaciglio/rifugio per dormire e riflettere è una grande vasca riempita d’olio di lino il cui odore contribuisce all’immersione profonda dei sensi in un’opera d’arte vissuta, che traduce l’abitare come pura affermazione dell’essere. L’edificio, tra la costruzione e la grotta, tra l’anfratto e la cellula elementare, è costituito dalla sommatoria di strati di legno sovrapposti: il montaggio è concepito come una pseudo-volta etrusca composta di piani paralleli, programmaticamente priva di tecnologie o raffinatezze costruttive.
Lonely Living – VIII Biennale di Architettura di Venezia | Interni | Allestimento espositivo |
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