Un tessuto urbano omogeneo contribuisce all‘alta densità della città di Taipei, dove è difficile trovare grandi edifici e in cui le strade strette separano i piccoli lotti cittadini formando la griglia urbana. La maggior parte dei siti storici e delle strutture culturali della città di Taipei si trova nella parte occidentale della città, formando diversi assi culturali nordsud. Recentemente però molteplici vecchi edifici industriali, sparsi lungo i binari della ferrovia, sono stati convertiti anch‘essi in strutture culturali, creando un altro asse culturale stavolta in direzione est-ovest. Il progetto per Hope Square si presenta con una forma geometrica fortemente iconica e riconoscibile che valorizza la presenza di un‘alberatura considerata un bene paesaggistico, quindi protetta e non removibile. Un volume interamente vetrato – caratterizzato da una facciata realizzata da celle montate da solaio a solaio che definisce una superficie omogenea e continua – è esaltato maggiormente grazie alla posizione arretrata delle strutture e del marcapiano. La preesistenza arborea è stata salvaguardata e valorizzata, incavando l‘edificio per tutta la sua altezza, una soluzione che viene amplificata ed evidenziata anche lungo tutti i prospetti visibili dagli assi viari principali attraverso la creazione di terrazzi che scavano il volume e portano luce alle alberature di medie dimensioni piantumate nei giardini pensili. Questo concetto trova la sua conclusione nel grande tetto giardino posizionato all‘ultimo piano. La sottrazione di volumi, per creare le esedre a diverse quote, è stata utilizzata anche per modellare i 3 piani impiantistici sul tetto, che disegnano un diverso skyline da qualsiasi punto si osservi il blocco.
Gli edifici di Taipei hanno una caratteristica univoca: accolgono tipologie funzionali diverse al piano terra e ai piani superiori. Anche stavolta il progetto racchiude diverse funzioni: i piani bassi ed il primo livello interrato ospitano attività di retail, mentre nella parte più alta sono disposti uffici per tutti i 5 piani e l‘attico. Volendo dare snellezza all‘intero edificio ed anche per proteggere i visitatori del giardino pensile, il coronamento della facciata del tetto è decorato con un brise-soleil che ha anche la funzione di schermo protettivo degli impianti. Realizzato da un dogato di tubi a sezione quadrata il brise-soleil è disposto lungo il coronamento di tutti i prospetti e va ad ispirare la forma della serigrafia bianca che caratterizza le facciate vetrate sottostanti creando giochi di rifrazione della luce su tutto l‘edificio. L‘uso di linee morbide e sinuose, contrapposte alla durezza e regolarità dell‘involucro creano un contrasto unico: un grande edificio ma leggero e luminoso, una geometria luccicante e inafferrabile che diventa un‘illusione ottica affascinante.
