L’intervento, in un piccolo centro in provincia di Bergamo, interessa il recupero di un edificio fine ‘800 costruito come scuola elementare. Il programma prevede il restauro e l’ampliamento del manufatto originario al fine di adibirlo a nuova biblioteca comunale e centro culturale. La configurazione a C e la necessità di nuovi spazi hanno suggerito la costruzione di un blocco aggiuntivo disposto sul lato libero capace di definire uno spazio interno a cielo aperto e trasformare il manufatto in un più aulico palazzo a corte. La continuità planimetrica si realizza solo nel basamento interrato, mentre il nuovo volume mantiene una programmatica distanza fisica rispetto all’edificio preesistente.
La nuova addizione si configura come un mobile libreria a tripla altezza, servito da soppalchi di distribuzione, contenuto in un involucro-scrigno completamente trasparente, dotato di un brise-soleil costituito da libri di terracotta supportati da un sistema di profilati di acciaio che consente di schermare e filtrare la luce naturale. Tale diaframma, articolato dalla libera rotazione dei libri, interviene come elemento che ne definisce simbolicamente il carattere e il significato.
Il rivestimento frangisole della biblioteca comunale di Nembro è formato da un complesso insieme di elementi tecnologici che ne identificano l’immagine caratterizzandone l’illuminazione interna attraverso un effetto filtrato di luce e ombra.
La struttura portante, in acciaio, è realizzata da pilastri cruciformi ottenuti ciascuno dall’assemblaggio di quattro profilati a L saldati ad un piatto interno; questi sono collegati orizzontalmente da tubolari a sezione circolare, a loro volta controventati. Apposite staffe in acciaio ancorano tale struttura, verso l’interno dell’edificio, alla parete in vetro temperato, stratificato, ospitante una camera d’aria centrale.
Esternamente alla struttura metallica, è fissato lo schermo composto da formelle in laterizio smaltato che si mostra nelle vesti di una cortina di elementi in terracotta, prodotti su specifico disegno dalle antiche fornaci Sannini di Impruneta. Le formelle, di forma quadrata e peso pari a tredici chili, sono elementi che mostrano, in corrispondenza della sezione, l’estrusione dei fori in forma di lettere formanti il nome Nembro oltre alla cavità stellare per il passaggio delle barre filettate che le sorreggono, quasi fossero perle infilate nel filo di una collana.
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